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Legge di Bilancio 2019: le novità per il settore edilizia

A partire dal 1° gennaio 2019 è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2019, con numerose disposizioni che riguardano vari settori. Scopriamo insieme le novità che riguardano l’ambito dell’edilizia, che come sempre è tra i più coinvolti in tal senso.

Indice

Le detrazioni fiscali più rilevanti

Iniziamo dando un’occhiata alle detrazioni fiscali di maggior rilievo inserite nella nuova legge del Governo Conte. Prima di tutto, secondo quanto riportato sul sito www.studio-architetto.com, il cosiddetto ecobonus è stato prorogato fino alla fine del 2019 e prevede la detrazione IRPEF del 50% sul cambio di caldaie e infissi e del 65% per interventi più specifici. Il 50% riguarda anche gli interventi di ristrutturazione edilizia e il bonus sui mobili. Inoltre, fino al 31 dicembre, si può usufruire di una detrazione del 36% sulla riqualificazione dei parchi, delle strutture e dei giardini, denominata bonus verde.

Le novità sulla progettazione degli edifici pubblici

Entro il 31 gennaio, il Presidente del Consiglio dovrebbe adottare un nuovo decreto riguardante la progettazione degli edifici e dei beni pubblici, con la chance di stabilire il nome, il luogo, l’organizzazione e la destinazione d’uso. Una misura del genere sarebbe attuata al fine di sviluppare al meglio ogni investimento pubblico, valorizzare gli edifici, puntare sulla loro efficienza energetica e incidere sulla creazione di modelli innovativi di realizzazione. La Struttura dovrebbe avere un personale formato al massimo da 300 dipendenti, da scegliere con una procedura selettiva a livello pubblico. Inoltre, può lavorare in collaborazione con altre amministrazioni e fare in modo che la propria opera risulti sempre più conforme alle regole.

Nuovi finanziamenti per le infrastrutture

Ma non è finita qui. La Legge di Bilancio 2019 comprende al suo interno diverse altre modalità di finanziamenti per le infrastrutture. Per esempio, il comma 95/96 introduce un fondo di 740 milioni di euro a sostegno degli investimenti delle amministrazioni statali e allo sviluppo dei beni del Paese, con una quota devoluta alla sicurezza e allo sviluppo dei trasporti pubblici.

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Un ampio spazio viene riservato alla riqualificazione e alla messa in sicurezza di diverse aree in difficoltà, quali l’Abruzzo, il Marche, l’Umbria e il Lazio per il terremoto del 2016 e la Liguria per vari eventi calamitosi, senza dimenticare Roma per l’emergenza buche. Inoltre, sono stati riservati fondi per le tangenziali, le autostrade ciclabili, i piccoli comuni, le aree industriali dismesse, varie linee ferroviarie ed aeroporti, settore termale e lavori pubblici urgenti.

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